Non tutti sanno che il borgo medievale di Civitaretenga, frazione di Navelli, conserva miracolosamente intatta una porzione di abitato storicamente denominata “Ghetto ebraico”, di notevole pregio e molto caratteristica.
L'antico Ghetto, su proposta dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Aquila e Cratere, nell'ambito delle attività di ricognizione e tutela del territorio, è stato recentemente dichiarato di interesse culturale (con provvedimento del 15/09/2017), ad integrazione del vincolo che già dal 1983 tutelava il monumentale Palazzo Perelli, edificio di spicco del borgo.
Già da prima del luglio 1400 - quando re Ladislao concesse agli ebrei di poter risiedere a L’Aquila, Sulmona, Lanciano ed altre città d’Abruzzo - la comunità ebraica, attratta dalle potenzialità economiche legate al commercio della lana e dello zafferano, risiedeva in questa porzione del borgo.
L’editto di espulsione dal regno di Napoli, emanato nel 1510, cancellò ogni traccia della loro presenza, sino a mutare le denominazioni della via di spina e della piccola piazzetta centrale che un tempo dovevano chiamarsi “via Giudea” e “piazza Giudea” e che oggi sono denominate “via Guidea” e “piazza Guidea”.
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