A quindici anni di distanza dal sisma del 6 aprile 2009, Bussi sul Tirino si presenta come un Comune che ha saputo trasformare la fase della ricostruzione in un’occasione di rilancio.
Capofila dell’Area Omogenea 5, non solo ha portato al quasi totale compimento del percorso di ricostruzione privata, ma è al centro di un progetto strategico che guarda al futuro, puntando sul turismo sostenibile e sulla rigenerazione e valorizzazione del territorio.
Dal 2013, anno di avvio delle attività dell’USRC, a Bussi sul Tirino sono state presentate 96 pratiche per la ricostruzione privata, per un valore complessivo di oltre 84 milioni di euro.
Di queste 50 pratiche sono state ammesse per quasi 58 milioni di euro, 36 pratiche, pari a circa 11,6 milioni di euro risultano archiviate, e solo 10 pratiche risultano ancora in fase di istruttoria, per una cifra pari a circa 5,7 milioni di euro.
Proprio su queste ultime si sta concentrando l’impegno dell’Ufficio: tre pratiche sono in lavorazione presso l’USRC, mentre per le altre sette si attendono le integrazioni documentali dei tecnici e dei richiedenti, con l’obiettivo, di portare a termine e riconsegnare al Comune l’intero iter di ricostruzione privata.
Una menzione speciale va fatta agli aggregati privati vincolati presenti nel Comune di Bussi, che, a seguito degli interventi di recupero post sisma, sono stati destinati a nuovi riusi orientati alla valorizzazione del territorio.
In particolare, Palazzo Duca Cantelmo, che ha subito ingenti danni strutturali necessitando di un intervento di recupero dal valore complessivo di 4.800.000 euro, destinato ad attività commerciali con l’obiettivo di favorire la ripresa economica del centro storico, e Palazzo Franceschelli, che a seguito del rifacimento completo della pavimentazione danneggiata con il sisma, accoglie ora la mostra permanente della memoria storica degli operai di Bussi, trasformandosi in un nuovo punto di riferimento culturale e formativo per la comunità.
Questo risultato è stato possibile grazie a un lavoro sinergico tra l’USRC, il Comune di Bussi sul Tirino e gli altri enti coinvolti nel processo di ricostruzione. Una collaborazione fondata sulla condivisione di obiettivi e valori comuni — la tutela del patrimonio, il rilancio identitario e socioeconomico della comunità, e la valorizzazione del territorio — che ha consentito di trasformare le sfide della ricostruzione in un modello di rigenerazione e sviluppo sostenibile.
Foto per gentile concessione Franco Di Carlo
Numerosi anche gli interventi su edifici pubblici e patrimonio storico. Sono conclusi, infatti, i lavori di messa in sicurezza della Chiesa di San Biagio per circa 200 mila euro, e i lavori di riprogettazione dei nuovi spazi per la comunità, per garantire sicurezza e funzionalità, per il versante meridionale del centro storico.
Sono in corso, invece, i lavori di ristrutturazione del Palazzo Lola – Di Stefano (Palazzo della Cultura) per oltre 2 milioni di euro, e in fase di affidamento i lavori previsti per la scuola materna di Via Giovanni XXIII, per circa 1,3 milioni di euro.
Il Comune ha beneficiato anche delle risorse del Programma Nazionale di Complemento (PNC), con oltre 3 milioni di euro assegnati, per portare avanti una serie di interventi a miglioramento della qualità della vita e della sicurezza urbana. Si parte dalla Sala Consiliare, con il miglioramento dell’efficientamento energetico e della riduzione del rischio sismico, a cui si aggiunge la messa in sicurezza dell’ex sede del Municipio Comunale.
Grande attenzione è stata riservata anche alla rigenerazione degli spazi urbani e sociali con il rifacimento dei marciapiedi, la sistemazione e il miglioramento dei collegamenti e delle aree verdi, il completamento della Piazza Giovanni XXIII, arricchita da un nuovo collegamento pedonale con le vie limitrofe e l’ammodernamento del campo sportivo comunale e delle aree limitrofe.
Inoltre, il Comune di Bussi sul Tirino è assegnatario in via preliminare di 9,7 milioni di euro da destinarsi alla riqualificazione delle reti dei sottoservizi e degli spazi urbani.
Si tratta di un investimento strategico che verrà attuato nei prossimi anni, volto a migliorare in modo significativo la qualità e la sicurezza delle infrastrutture cittadine, completando così il quadro degli interventi connessi e complementari alla ricostruzione e di rigenerazione urbana già avviati.
Parallelamente all’attività di ricostruzione, Bussi sul Tirino guarda avanti con il Progetto Restart Abruzzo – PIT 5, “Terre della Pescara”, finanziato con la delibera CIPE 69 del 2021. L’intervento destinato al Comune ammonta a più di 900 mila euro e rappresenta un tassello importante per il rilancio turistico dell’area.
Il progetto prevede, infatti, il completamento del percorso ciclopedonale lungo il fiume Tirino, un ponte per collegare l’area pic-nic situata sulla sponda opposta, un sottopassaggio per unire la Chiesa di Santa Maria di Cartignano al centro urbano, oltre a innovativi sistemi di illuminazione, videosorveglianza e punti informativi turistici digitali.
Un vero e proprio investimento sul futuro, capace di coniugare tutela ambientale e turismo culturale.
Bussi sul Tirino si trova così in una fase di passaggio: da un lato il completamento del percorso di ricostruzione, dall’altro la realizzazione di progetti che guardano al futuro, e in grado di trasformare in nuove opportunità di crescita. Un laboratorio di rinascita che unisce memoria, resilienza e sviluppo sostenibile.
Foto per gentile concessione Franco Di Carlo
