Il 27 giugno 2023 si è tenuta una conferenza stampa per la presentazione dei lavori di riparazione, restauro e miglioramento sismico della chiesa di San Paolo in Barete a seguito del sisma del 06 aprile 2009, terminati da qualche giorno.
Alla conferenza, convocata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, hanno partecipato anche l’Amministrazione Comunale di Barete, il progettista e direttore lavori, l’impresa appaltatrice e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere.
Il 29 giugno si è tenuta un’apertura straordinaria con visita guidata ed il 2 luglio è stata celebrata la Santa Messa per il rito di ribenedizione e la definitiva apertura al pubblico dell’edificio.
L’intervento è stato finanziato a valere sui fondi della Delibera CIPE 135/2012 per € 1.160.000,00 a cui si è aggiunto un co-finanziamento da parte del Comune di Barete di € 23.710,69 per complessivi € 1.183.710,69 gestiti interamente dall’U.S.R.C.
L’edificio attuale è riferibile al XII-XIII secolo anche se scavi archeologici effettuati prima del 2009 hanno riportato alla luce tracce del primigenio impianto di età Classica (II-III sec. D.C.) al quale sono seguite fasi costruttive in sequenza riconducibili al tardoantico-paleocristiano prima, al periodo dei Goti e Longobardi poi, fino all’epoca carolingia.
Alla riparazione dei danni conseguenti al sisma 2009 ed al miglioramento sismico dell’edificio si è aggiunta anche una sapiente opera di restauro degli apparati decorativi interni grazie alla quale sono state riportate alla luce notevoli porzioni di affresco sulla parete presbiterale databile alla seconda metà del XVI secolo e riferibile agli ambienti artistici dell’epoca dominati dalla bottega di Francesco Paolo da Montereale e da Cola dell’Amatrice.
Lo studio delle strutture murarie ha inoltre permesso di comprendere l’originaria composizione della parete presbiteriale, sulla quale sono occultate da tamponature una nicchia ed un catino absidale, disposti simmetricamente rispetto l’asse centrale della navata ed il ritrovamento di una ulteriore nicchia dipinta sulla parete laterale destra.
Il risultato finale è la restituzione, alla comunità di Barete, di un gioiello dell’architettura ecclesiastica di grande valenza storico-artistica che appare oggi, rispetto allo stato ante operam, decisamente valorizzato.
Condizioni prima dei lavori
A lavori ultimati
