Il modello L’Aquila, oggi, nuovamente protagonista di un confronto internazionale, grazie alla visita di una delegazione turca composta dai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, Urbanizzazione e Cambiamenti Climatici, e promossa dalla Banca Mondiale di Ankara.
L'iniziativa si inserisce in un più ampio programma di scambio e confronto sulle politiche di gestione del rischio sismico, con l’obiettivo di trasferire esperienze concrete e buone pratiche tra Paesi accomunati da rischio sismico.
La delegazione è stata accolta in mattinata a Fossa dai tecnici dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, che, nel corso dell’incontro, hanno illustrato i principali strumenti normativi, tecnici e organizzativi adottati per affrontare la complessa ricostruzione post-sisma, con un focus particolare sull'applicazione delle normative antisismiche, il monitoraggio degli interventi edilizi, il sostegno alle istituzione e alle comunità, e il modello di governance adottato per la rinascita strategica dei comuni delle aree interne.

Nel pomeriggio la visita è poi proseguita a L’Aquila, dove la delegazione ha incontrato i rappresentanti dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Comune dell’Aquila per conoscere da vicino alcuni dei principali luoghi della ricostruzione post-sisma e delle aree di rinascita urbana.

Ancora una volta, all’indomani della visita della delegazione giapponese, l’esperienza aquilana viene scelta come esempio concreto di ricostruzione non solo infrastrutturale, ma anche sociale: una ricostruzione che ha saputo diventare un punto di riferimento nel panorama internazionale per le soluzioni adottate, la trasparenza dei processi e l’impatto positivo sul tessuto urbano e sociale.

La visita odierna, infatti, rappresenta un nuovo riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni dagli Uffici Speciali USRA e USRC, divenuti punti di riferimento per le istituzioni e le comunità, e rafforza il dialogo e la costruzione di legami tra Paesi impegnati nella costruzione di città più sicure, attraverso scambio di competenze, cultura della prevenzione e collaborazione tra istituzioni.