L’Usrc ha coinvolto l’Anac al fine di individuare soluzioni interpretative sui due rilevanti temi della percentuale di opere subappaltabili e incremento delle anticipazioni.
L’Autorita’ ha risposto favorevole alle soluzioni proposte dall’USRC, con apertura sia al superamento della percentuale massima dei lavori da eseguire in regime di subappalto (prima fissata al 30%), sia all’incremento delle anticipazioni erogabili in favore delle imprese esecutrici.
Un altro importante esempio di collaborazione istituzionale volto a contribuire alla qualità dei nostri processi di ricostruzione ed alla speditezza. Di seguito il parere ANAC:
"la disciplina del subappalto nei contratti tra i privati - si legge in una nota - può essere rinviata a quella nei contratti pubblici e il riferimento al limite del 30% può ritenersi superato". In favore di tale interpretazione Anac ricorda che "il decreto sul sisma del 2016, a differenza di quello sul sisma del 2009, disciplina il ricorso al subappalto facendo espresso rinvio al codice appalti pubblici vigente. Se non venisse consentito il superamento del limite del 30% nei contratti tra privati per la ricostruzione post sisma 2009, si avrebbe l'applicazione di una norma non solo più rigida rispetto a quella applicata ai contratti privati per la ricostruzione del sisma del 2016, ma addirittura rispetto a quella attualmente applicata ai contratti pubblici. Una conseguenza - sottolinea l'autorità - immotivata e paradossale".
