Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere

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Terremoto Centro Italia: operativa la Di.coma.C a Rieti

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Mentre sono in corso le attività di soccorso tecnico e urgente nelle aree del centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto, l'emergenza inizia a strutturarsi verso attività più legate all'assistenza alla popolazione e al ripristino delle condizioni di vita ordinarie per la popolazione.

Da stamattina il coordinamento delle attività di assistenza si è spostato, infatti, in prossimità dell'area più interessata dal sisma, con l'istituzione della Di.Coma.C. a Rieti, una struttura sovra-regionale di supporto ai centri istituiti a livello provinciale o intercomunale, che a loro volta supportano i centri operativi istituiti dai sindaci nei propri territori.

Nell’ambito della Di.Coma.C operano anche i referenti delle strutture di protezione civile delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, per partecipare alla definizione delle attività da realizzare nei prossimi mesi e garantire una risposta operativa omogenea sui territori interessati dall’emergenza. Nel centro di coordinamento, articolato in 13 funzioni di supporto più un’unità di coordinamento, sono presenti i rappresentanti delle strutture operative, l’Anci per coordinare l’impiego delle risorse messe a disposizione dai comuni italiani, il MiBAcT per il raccordo delle attività per la salvaguardia dei beni culturali e Trento, in rappresentanza della Commissione speciale delle Regioni e Province autonome. Partecipano, inoltre, i centri di competenza tecnici e scientifici, le società di servizi essenziali e le organizzazioni di volontariato. Da stasera la Di.Coma.C sostituisce le attività del Comitato operativo, riunito in seduta permanente dalla notte del terremoto nella sede di Roma del Dipartimento della Protezione civile.

Nel pomeriggio, il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio ha incontrato i sindaci di Accumoli e Amatrice, per fare il punto sull’assistenza e discutere con loro delle reali necessità del territorio, in primo luogo delle future sistemazioni alloggiative per i prossimi mesi, quando le temperature si abbasseranno.
Già da domani, inoltre, inizieranno i sopralluoghi sulle strutture scolastiche delle aree terremotate, per valutare in tempi rapidi il grado di danneggiamento, capire quali scuole possano essere utilizzate e quali no, e trovare per queste ultime delle soluzioni alternative.

 

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