Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere

Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere

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Indirizzo Normativo

La legge 7 agosto 2012, n. 134 , nell'istituire gli Uffici Speciali per la Ricostruzione, all'art. 67-ter co.2 assegna agli stessi la promozione della qualità della ricostruzione pubblica e privata. La stessa legge, all'art.67-quater co.1, lett. b e c, nel disciplinare criteri e modalità della ricostruzione, persegue, tra gli altri, l'obiettivo "dell'attrattività della residenza attraverso la promozione e la riqualificazione dell'abitato, in funzione anche della densità, qualità e complementarità dei servizi di prossimità e dei servizi pubblici su scala urbana, nonché della più generale qualità ambientale, attraverso interventi di ricostruzione che [...] assicurino: 1) un elevato livello di qualità, in termini di vivibilità, salubrità e sicurezza nonché di sostenibilità ambientale ed energetica del tessuto urbano; [...] 3) l'utilizzo di moderni materiali da costruzione e di avanzate tecnologie edilizie, anche per garantire il miglioramento sismico e il risparmio energetico" e quello della "ripresa socio-economica del territorio di riferimento".
L'attuazione degli impegni suddetti passa attraverso il ruolo decisivo delle comunità e delle amministrazioni locali.

Tutti i Comuni del Cratere hanno scelto di aderire al Patto dei Sindaci, i cui firmatari si impegnano a predisporre un Inventario di Base delle Emissioni1  e a presentare, entro un anno dalla sottoscrizione, un Piano d'azione2  per l'energia sostenibile, in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare, in linea con quanto previsto Pacchetto Clima-Energia, meglio noto come "20/20/20", l'insieme di provvedimenti operativi con cui l'Unione Europea nel 2009 si è impegnata a ridurre unilateralmente le emissioni di "gas serra" del 20% entro il 2020.
L’USRC, in linea con quanto previsto nell’Intesa istituzionale sulla costituzione dell’USRC "valuta la qualità della ricostruzione" attraverso la promozione e l’assistenza tecnica della qualità architettonica e dei processi della ricostruzione pubblica e privata (art. 2 co.3 lett. b).

Obiettivi

L’obiettivo è quello di valorizzare le risorse pubbliche stanziate promuovendo una ricostruzione sostenibile attraverso l’attuazione di interventi che, senza aggravi di costi, garantiscano il miglioramento delle condizioni sociali, economiche ed ambientali del territorio e promuova il rispetto dell’ambiente con attività che limiti l’uso delle risorse,favorisca il riuso dei materiali, attui il recupero di tecniche costruttive tradizionali per la riduzione del fabbisogno energetico degli edifici e di interi nuclei urbani.

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La ricostruzione sostenibile

La ricostruzione post sisma può essere una occasione per incentivare l’applicazione dei criteri di edilizia sostenibile agli edifici pubblici e privati nonché agli spazi urbani, definendo le modalità di applicazione di strategie e tecnologie "sostenibili" alle fasi dei processi di ricostruzione. Il tentativo è quello di integrare gli interventi di riparazione, ricostruzione e miglioramento sismico con quelli volti all’ottenimento di oggetti edilizi caratterizzati da salubrità, durabilità, economicità, riduzione dei consumi e da tutti gli altri requisiti che rendono gli edifici "sostenibili" ed eventualmente certificabili.
Al fine di supportare, incentivare e sensibilizzare sul tema le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti coinvolti a vario titolo nella ricostruzione,​​ si stanno​ ​individuando "casi studio" per fornire esempi concreti  di "ricostruzione sostenibile" applicata agli edifici privati e pubblici, alle scuole e agli spazi aperti.
Da questa sezione del sito è possibile conoscere le iniziative e le attività che l'Ufficio Speciale sta sviluppando al fine di promuovere la cultura della sostenibilità ed accedere ai settori "Ricostruzione privata" "Ricostruzione pubblica" "Scuole" e "Piani di Ricostruzione" per gli approfondimenti relativi alle specifiche attività.

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Link di approfondimento:

ITACA - http://www.itaca.org/valutazione_sostenibilita.asp
ISPRA - Edilizia Sostenibile Cap.7 http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/statoambiente/aree-urbane-2014/CAP_7_Edilizia%20sostenibile.pdf/view
ISPRA - Edilizia Sostenibile Cap.11 http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/statoambiente/aree-urbane-2014/CAP_11_EMAS-%20Sostenibilita%20locale.pdf/view
EMAS - http://ec.europa.eu/environment/emas/index_en.htm
ISO 14000 - http://www.iso.org/iso/home/standards/management-standards/iso14000.htm
LEED - http://www.gbcitalia.org/page/show/struttura-e-livelli-di-leed?locale=it
BREEAM - http://www.breeam.org/
CASBEE - http://www.ibec.or.jp/CASBEE/english/
DNGB - http://www.dgnb.de/en/
Casa Clima nature - http://www.agenziacasaclima.it/it/casaclima/1-0.html
Passivhause - http://www.zephir.ph/

 

1 L'Inventario Base delle Emissioni quantifica il volume delle emissioni di "gas serra" a seguito del consumo di energia nel territorio comunale nel 2005, anno di riferimento per il Pacchetto 20/20/20.

2 Il Piano d'azione per l'energia sostenibile (PAES) è un documento chiave, in cui i firmatari delineano in che modo intendano raggiungere gli obiettivi prefissati. Sulla base dell'Inventario di Base delle Emissioni, il documento identifica i settori di intervento più idonei e definisce misure concrete di riduzione, insieme a tempi e responsabilità, così da tradurre la strategia di lungo termine in azione. I firmatari si impegnano a consegnare il proprio PAES entro un anno dall'adesione. IL PAES non deve essere considerato come un documento rigido e vincolante, ma oggetto di aggiornamento con il cambiare delle circostanze, il crescere dell'esperienza e l'attuarsi degli interventi.

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